Attrezzatura Consigliata: Scarpa da trekking/Tempo libero, bermuda da Trekking, costume da bagno e telo da mare, berretto, borraccia acqua, binocolo, crema solare, 1 zaino

L’ inizio dell’ itinerario è localizzato nei pressi della Cava di Bauxite, caratterizzato da un deposito d’acqua, formatosi in modo naturale nel ciclo di fine vita di una cava, abbandonata nel 1976, e donata alla natura che ce la restituisce in un tripudio di colori ed emozioni. L’impatto visivo è notevole: un ecosistema lacustre in cui il verde acido delle acque salmastre incontra la vegetazione, mentre il rosso della bauxite contrasta l’ intenso blu del cielo. Ma attenzione: il lago rosso di bauxite non è balneabile! Lasciato il parcheggio ci si dirige verso la costa dell’ Orte, dove è ancora visibile il basamento in calcestruzzo di un bunker della seconda guerra mondiale. Costeggiando il litorale si procede lungo il canale del vento, e da qui, lungo un sentiero, si arriva in cima alla falesia che, da quota 82 metri, scende verso il faro della Palascia, a Capo D’ Otranto. Il faro, eretto nel 1867/69 nasce sulle rovine di un’antica torre d’avvistamento risalente al XVI secolo.

L’edificio originario, costruito da Carlo V, aveva la funzione di controllare le coste dalle incursioni dei pirati saraceni. Nei secoli la struttura cadde in abbandono e successivamente venne completamente rasa al suolo. L’ attuale faro, gestito dalla Marina Militare Italiana, è rimasto in funzione come stazione meteorologica fino agli anni ’70 ed è considerato dalla Comunità Europea come uno dei 5 fari più importanti del Mar Mediterraneo. Da qui in uno scenario mozzafiato, la vista spazia verso le montagne dell’ Albania.